L’astronave di Marinetti: Quando il futurismo amava la tecnologia
November 27, 2009
Science+Fiction [Il Festival della fantascienza]
Trieste
Il terzo appuntamento, venerdì 27 novembre, sarà dedicato al futurismo, di cui quest’anno si è ricordato il centenario della nascita con il Manifesto di Filippo Tommaso Marinetti. Il futurismo amava (a volte fino all’idolatria) la tecnica, la scienza applicata, e immaginava di servirsene per la costruzione dell’uomo e della società di domani. Un movimento che ha segnato in profondità la cultura italiana del primo Novecento: da Balla a Depero e allo stesso Marinetti, autore tra l’altro (sempre in quel fatidico 1909) di Mafarka il futurista, un romanzo immaginifico nella trama e nel linguaggio che ebbe alterne vicende per le accuse di oscenità e che solo nel 2003 ha potuto essere ristampato (dagli Oscar Mondadori) nella versione originale. Del futurismo e delle sue connessioni con la scienza, la tecnologia e la fantascienza parleranno Gianfranco de Turris e Riccardo Valla, notissimi studiosi, saggisti e traduttori.
(Don’t miss Bruce Sterling, November 26th!)
Futurist Fantascienza: La fina del mondo, 1921 via Wired