Il Vorticismo – Londra 1912-1915. L’avanguardia inglese antagonista del Futurismo
By Raffaella Picello
De Luca Editori d’Arte, Roma 2010
p. 160
Negli anni che precedettero lo scoppio della prima guerra mondiale i termini ‘ribellione’ e ‘rivoluzione’esercitarono un forte impatto sul panorama artistico europeo. Se, da questo punto di vista, in Italia i futuristi si fecero portabandiera di tale fermento di rivolta, gli artisti inglesi diedero vita a un movimento d’avanguardia, il Vorticismo, i cui presupposti non trovavano alcun termine di confronto nella storia dell’arte britannica. Il termine ‘Vorticismo’, coniato dal poeta americano Ezra Pound e dal pittore Wyndham Lewis, divenne l’imperativo categorico delle ricerche condotte da questi e da numerosi altri artisti presso il Rebel Art Centre di Londra tra il 1913 e il 1915, poi divulgate sulla rivista BLAST.
Nel mantenere una relazione evidente con la avanguardie cubista e futurista, il Vorticismo ne scardina alcuni presupposti annoverando precocemente degli sviluppi controproducenti insiti nel progresso tecnologico.
Attraverso l’opera di Wyndham Lewis, Edward Wadsworth, William Roberts, Jessica Dismorr, Henri Gaudier-Brzeska, il Vorticismo elabora di fatto un inedito linguaggio espressivo, fondato sulla rivoluzione formale introdotta in seguito all’avvento della macchina e destinato, attraverso gli ideali del primitivismo e del rigore geometrico, a segnare una tappa significativa nel cammino verso l’astrazione.
Raffaella Picello è storica dell’arte e si è specializzata in arte contemporanea presso l’Università di Udine. Fra i suoi settori di interesse si segnalano il vorticismo, il futurismo, l’arte inglese e il ruolo delle donne artiste nell’arte europea. Oltre ad aver collaborato a varie riviste del settore, ha curato diverse pubblicazioni e traduzioni, tra cui Schifanoia Cantiere Aperto, Donne e Arte. La conquista di una identità dal Cinquecento al terzo millennio, L’anello mancante. Un’avanguardia d’oltremanica: il Vorticismo, English Through Art.