Il futurismo sbarca a Cremona: due giorni tra poesia, cultura e arte
Dinamicità, velocità, energia: parole chiave per definire il Movimento futurista – fondato dal poeta Tommaso Marinetti – che quest’anno compie il suo primo centenario. Ed è proprio per celebrarlo che sta prendendo forma «Cantiere futurista», una due giorni, che si svolgerà nel fine settimana del 28 e 29 marzo, dedicata al maggior movimento artistico-culturale del secolo scorso.
«L’iniziativa, che è patrocinata dal Comune di Cremona, ha preso vita dall’idea di un gruppo di appassionati, dopo esserci recati a Bergamo a vedere la prima mostra sul Futurismo, lo scorso anno» spiega il portavoce del gruppo, Stefano Bellini. «La nostra idea è nata dall’aereopittura, una corrente minoritaria del Futurismo: abbiamo spesso riflettuto sul fatto che il volo sia una passione particolare, e che rompa gli schemi».
Ed ecco che il progetto ha cominciato a prendere forma, e il “Cantiere futurista” si è messo in movimento. «Abbiamo cercato un locale idoneo a mettere in pratica la nostra iniziativa, ed abbiamo individuato il Cafè Letterario Bohèmien, che è stato l’unico a darci la disponibilità, facendosi organizzatore dell’evento» continua Bellini. «E infatti le iniziative prevista dalla due giorni si svolgeranno in questo locale e al teatro Monteverdi». Una due giorni intensa, dunque, che toccherà diverse tematiche care a Marinetti e ai futuristi.
«Naturalmente, per questioni di tempi, non possiamo trattare tutti gli elementi del Futurismo: esso spazia infatti dalla pittura, alla fotodinamica, alla poesia, alla cucina, alla religione della velocità, all’immaginazione senza fili, alle “parole in libertà”, alla statua aperta, alla città cantiere, allo spazio aperto, alla macchinolatria. Noi abbiamo scelto di sviluppare gli elementi principali del futurismo, attraverso momenti che vanno dal cabaret, alla poesia, a un percorso artistico-storico- culturale per scuole e cittadini. Non mancherà neppure la componente pittorica, con la valorizzazione di un futurista locale, Enzo Mainardi, che fu tra i firmatari di vari manifesti futuristi. Alcuni dei suoi quadri saranno esposti al Cafè Letterario, gentilmente prestatici dai parenti».
Come detto prima, il futurismo passa anche dalla tavola. E infatti fiore all’occhiello della manifestazione sarà l’aperitivo futurista, realizzato sempre al Cafè letterario, sia sabato che domenica. «Un momento in cui verranno interpretati assaggi di cibi e bevande del periodo futurista: dall’assenzio (legale), a cocktal particolari, ad assaggi vari marinettiani» spiega ancora Bellini. Non mancherà poi l’intrattenimento musicale. «In realtà non esiste una musica futurista, in quanto essa era rappresentata da rumori (rumorismo)» spiega il portavoce. «Per questo il gruppo che abbiamo chiamato a suonare, per il pomeriggio del sabato, i “Ligera 73”, reinterpreterà il Futurismo in alcuni passaggi delle sue canzoni, ma anche dal punto di vista estetico».
Per quanto riguarda l’intrattenimento teatrale, spazio ad un nome che a Cremona è una garanzia: quello di Beppe Arena, che interpreterà la sintesi teatrale futurista, con alcuni sketch. «Insieme a Mainardi, anche l’artista Giancarlo Pucci esporrà i propri quadri, e sarà presente per una performance di cabaret, dal titolo “Dal futurismo al fluxus”, che proporrà sia alle scuole superiori, al Monteverdi, che hai cittadini, presso il Cafè Letterario. L’aspetto culturale avrà uno spazio predominante: sia per le scuole che per la cittadinanza, non mancheranno seminari ed incontri per illustrare la storia del Futurismo, e la sua parabola artistica ad opera del critico Radini Tedeschi. «Siamo già presenti su siti specifici che trattano di movimenti artistici, e la nostra iniziativa è pubblicizzata anche su una rivista specializzata in arte, l’Aperitivo illustrato, la cui direttrice Christina Magnanelli sarà tra gli ospiti che chiuderanno la manifestazione, domenica sera».
Il “Cantiere futurista” non nasconde la voglia dinamica di organizzare altre serate marinettiane…