Da Balla a Sutherland, quarant’anni di mostre a Palazzo Saracco
July 4 – August 29, 2010
Palazzo Saracco, Acqui Terme (Piemonte)
Curated by Beatrice Buscaroli
Rinnovando la ultradecennale tradizione di presentare annualmente esposizioni dei maggiori protagonisti
dell’arte moderna italiana, Carlo Sburlati, Assessore alla Cultura della città di Acqui Terme, ha promosso e organizzato, grazie all’intervento della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria, della Cassa di Risparmio di Alessandria e della Società Palazzo del Monferrato la mostra antologica, a cura di Beatrice Buscaroli, “Appuntamento ad Acqui Terme. Da Balla a Sutherland, quarant’anni di mostre a Palazzo Saracco.”
La mostra, che sarà inaugurata il giorno 4 luglio presso il Palazzo Liceo Saracco di corso Bagni 1, sarà coordinata ed allestita dalla Galleria Repetto e resterà aperta sino al 29 agosto 2010 con il seguente orario: 10 – 12,30 /15,30 – 19,30 Lunedì chiuso.
Accoglienza, bookshop e informazioni a cura dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri – Sezione Statiella.
Acqui Terme è una città da molto tempo attiva protagonista nel campo delle arti e della cultura.
Con una continuità rara e particolarmente lodevole, da 40 anni a questa parte si è riusciti ad organizzare una grande mostra antologica dedicata ad un artista o ad un gruppo di artisti di rilevanza internazionale con cadenza annuale, riuscendo nel tentativo di dare vita ad un “appuntamento” fisso con l’arte, durante ogni estate, all’interno del prestigioso Palazzo Saracco.
Ciò ha consentito la possibilità di tracciare una sorta di mappa della principale arte italiana dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri, scrivendo una vera e propria pagina di storia dell’arte.
Da Giacomo Balla a Mario Sironi, da Carlo Carrà a Sigfrido Bartolini, da Filippo de Pisis a Mattia Moreni, la successione delle mostre, da sempre affidate ad alcuni fra i principali curatori italiani, ha fatto della città di Acqui Terme un punto di riferimento per il territorio circostante e non solo, nonché un esempio da seguire per tanti centri della provincia italiana.
Nell’occasione dei 40 anni di tale appuntamento, la rassegna del 2010 – che si terrà come di consueto a Palazzo Saracco – intende ripercorrere l’intera vicenda espositiva della città di Acqui Terme, realizzando un percorso che, scorrendo i nomi degli artisti presenti, si configurerà come un compendio sugli esiti, gli sviluppi e le sperimentazioni artistiche del secolo appena trascorso.
Si comincia dalla fine dell’Ottocento con l’esperienza dei paesaggisti piemontesi, Antonio Fontanesi, Alberto Pasini e Lorenzo Delleani per giungere con Angelo Morbelli e Pellizza da Volpedo agli inizi del Novecento
che già annuncia le grandi avanguardie. Giacomo Balla rappresenta il futurismo di F.T.Marinetti. Dopo la guerra, con il cosiddetto “ritorno all’ordine” appaiono le personali interpretazioni figurative di Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Mario Sironi, Felice Casorati, Massimo Campigli, Ottone Rosai.
CITTA’ DI ACQUI TERME
Assessorato alla Cultura
Comunicato Stampa
Quarantesima Mostra Antologica
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Due personalità individuali, non riconducibili a nessuna scuola o corrente attivi in quegli anni rimangono
Giorgio Morandi e Osvaldo Licini. La seconda guerra mondiale porterà distruzione anche in arte. La poetica informale di Ennio Morlotti e Alberto Burri, di Mattia Moreni e Giuseppe Uncini sospende l’ idea di “rappresentazione”, diversamente dal realismo fiducioso di Renato Guttuso.
La mostra raccoglie un centinaio di opere che provengono da importanti collezioni private e istituzioni pubbliche, quali la Pinacoteca di Alessandria, il Museo del Territorio Biellese, le Raccolte d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, la Fondazione Pellin, il Museo Ardengo Soffici di Poggio a Caiano, il Museo di Ca’ La Ghironda, rievocano quindi lo spirito delle quaranta rassegne che iniziarono nel 1970 con una antologica di disegni di Pietro Morando e attraversarono l’arte italiana, come si diceva, fino al 2008 di Sigfrido Bartolini e al 2009 di Mino Maccari.
In molte occasioni si è riusciti a ritrovare le opere che erano già state ospitate nelle relative mostre e cataloghi, come nel caso di Rosai, Morlotti, Chighine, Burri, Sigfrido Bartolini.
Article via InAlessandria.it