Presso l’IIC di Lubiana martedì 3 marzo Stefano Bianchi e Federico Consoli ci spiegano il futurismo in musica
25.02.2009 11:02:13
Lubiana – Martedì 3 marzo alle ore 18 ancora un grande evento per l’Istituto Italiano di Cultura di Lubiana con la conferenza-concerto, diretto dal dottor Stefano Bianchi ed accompagnata al pianoforte dal maestro Federico Consoli, dal nome Futurismo e musica.
L’evento rientra nella celebrazione dei cent’anni del futurismo – che fa risalire la propria nascita al 20 febbraio 1909, quando cioè venne pubblicato il Manifesto del futurismo di Filippo Tommaso Marinetti sul quotidiano parigino Le Figaro – e vuole spiegare come la nuova corrente artistica abbia influito anche sulla percezione della realtà da parte dell’uomo contemporaneo e rispondere a questi interrogativi “Quali gli echi del movimento in campo musicale? Quali i caratteri ed i protagonisti della musica futurista?”.
La risposta viene affidata ai lavori di due musicisti triestini autodidatti quali Silvio Mix (Trieste 1900- Gallarate, 1927) e Marij Kogoj (Trieste 1892 – Lubiana 1956) che “aspirano ad un’apertura europea in cui le ragioni dell’arte si intersecano con quelle delle proprie radici etniche e delle proprie aspirazioni politiche: il primo gravitando prima su Firenze e poi su Roma e sposando la causa del Futurismo italiano, il secondo vivendo la sua tormentata avventura creativa tra Trieste, Vienna e Lubiana” così come si evince dal comunicato diramato dall’IIC.
Stefano Bianchi è curatore del Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl di Trieste ed esperto di Futurismo, mentre il Maestro Consoli è diplomato al conservatorio triestino Tartini sotto la guida di Giuliana Gulli ed ha avuto,l poi, come maestri nel suo perfezionamento Canino, Bogino, Kadublisky, Scala, Aquiles delle Vigne.
Nella sua carriera il pianista ha già vinto molti premi come il Caraian nel 1994.
Al Verdi di Trieste è interprete nel 1995 di Boleslao Lazinsky in Fedora, a fianco di Giovanna Casolla e di Josè Cura; al Carlo Felice di Genova, nel 1999, collabora con Daniel Oren. La sua carriera lo porta a collaborare con solisti del calibro di Pavel Vernikov e Roberto Fabbriciani ed a suonare in prestigiose sale e teatri di quasi tutta Italia, nonché di Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria, Grecia, Turchia, Francia e Giappone. Con La Contrada di Trieste porta in tournée il musical Un bellissimo settembre di Gianni Gori per la regia di Mario Licalsi. Intensa anche la sua attività di accompagnamento e di preparazione con cantanti. È docente di pianoforte presso l’Accademia di musica e canto corale di Trieste.