Marinetti, il futurismo bulgaro e il poema “Settembre di Geo MILEV
October 22, 2009
Istituti Italiani di Cultura di Sofia
L’Istituto Italiano di Cultura di Sofia il piacere di informare che, nell’ambito della IX Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, dedicata quest’anno alla lingua italiana tra arte, scienza e tecnologia, giovedì 22 ottobre 2009, alle ore 18.00, presso la Galleria “Akademia” di Sofia (ul. Shipka 1), il professor Giuseppe DELL’AGATA terrà una conferenza sul tema: Marinetti, il futurismo bulgaro e il poema “Settembre di Geo MILEV
Giuseppe Dell’Agata è professore ordinario di Filologia Slava presso l’Università di Pisa, dove tiene anche il corso di Lingua e Letteratura Bulgara. Profondo conoscitore della cultura bulgara ha promosso e curato la traduzione in italiano di alcuni dei più importanti autori bulgari.
Nel suo intervento il professor Dell’Agata esaminerà i legami tra il padre del futurismo Filippo Tommaso Marinetti e la Bulgaria, in particolare con il gruppo di intellettuali di Jambol.
Lo studioso prende lo spunto dal celebre poema Zang Tumb Tumb. Adrianopoli ottobre 1912, per sottolineare lo stupore di Marinetti di fronte al fatto che il suo poema, come egli stesso dichiara, fosse ” la base di tutte le discussioni e di tutti gli studi critici nei salotti e nei giornali della Bulgheria al mio passaggio di poeta conferenziere propagandista” Sul finire del 1912 Marinetti si era infatti recato in Bulgaria come corrispondente di guerra del quotidiano francese “Gil Blas” e aveva assistito alla travolgente avanzata dell’esercito bulgaro, al bombardamento aereo e alla presa di Adrianopoli.
A corredo delle celebrazioni per il centenario del Manifesto del Futurismo, pubblicato agli inizi del 1909, presentiamo una mostra del pittore Mino Delle Site che del futurismo, come lui stesso racconta, è stato un esponente della seconda ondata.
Mino Delle Site nasce a Lecce nel 1914. Nel 1930, a sedici anni, si trasferisce a Roma e l’anno successivo, in occasione della “Prima Mostra di Aeropittura – Omaggio futurista ai trasvolatori”, conosce i protagonisti del movimento. Da quel momento la sua adesione all’aeropittura è totale, a tal punto che Enrico Prampolini, ammirando “Sintesi di virata” (acquerello del 1931), esclama: «Sei dei nostri!».
L’ aeropittura sposta l’attenzione dei futuristi sulle emozioni violente suggerite dalla visione e dall’estetica del volo e le innesta sulla grande eredità di Umberto Boccioni fatta di simultaneità e di dinamismo plastico.
Nei decenni successivi sperimenta forme astratto-simboliche, sviluppa il tema degli automatismi strutturali ma rimane sempre legato alle suggestioni futuriste. Mino Delle Site muore a Roma nel 1996.