Un mondo visivo nuovo. Origine, Balla, Kandinsky e le astrazioni degli anni ’50
May 9 – August 23, 2009
* Inauguration May 10
LU.C.C.A. – Lucca Center for Contemporary Art
Curated by Francesca Romana Morelli, Maurizio Vanni
In mostra circa cinquanta opere (tra dipinti e sculture), molte delle quali apparse nelle mostre dell’epoca, sulla rivista della Fondazione “Origine” o appartenute agli stessi artisti e architetti. Nel complesso queste evidenziano le ricerche dei singoli artisti nelle fasi del periodo preso in considerazione.La mostra. In esposizione circa cinquanta opere (tra dipinti e sculture), molte delle quali apparse nelle mostre dell’epoca, sulla rivista della Fondazione “Origine” o appartenute agli stessi artisti e architetti. Nel complesso queste evidenziano le ricerche dei singoli artisti nelle fasi del periodo preso in considerazione.
Il percorso espositivo si divide in quattro sezioni: una sezione introduttiva per conoscere i protagonisti di questa storia attraverso foto dell’epoca: dagli artisti della Fondazione Origine al decano dei futuristi, Giacomo Balla, fino ai fiancheggiatori, tra i quali Emilio Villa. Con lo scopo di immergere il visitatore in questo “mondo visivo nuovo” in appositi ambienti del Museo si dà conto della fervida attività teorica e di ricerca di Origine grazie a una ricca messe di documenti originali: dai numeri di “Arti visive”, l’organo letterario della Fondazione a quelli di “Spazio” la rivista di architettura diretta da Moretti, da scritti programmatrici a lettere autografe, fino a fotografie di momenti salienti della vita artistica. Infine alcuni filmati di matrice astratta creati dai maestri delle avanguardie storiche, studiati dai nostri artisti.
Il cuore della mostra è dedicato ai fondatori di Origine: Capogrossi, Burri, Colla e Ballocco, rappresentati da circa tre opere ciascuno. Le sale più piccole sono dedicate a Piero Dorazio e Achille Perilli, che ebbero un ruolo incisivo nei primi anni della Fondazione Origine e a tutti quegli artisti che segnarono il percorso da un astrattismo rigoroso, come Atanasio Soldati e Mario Nigro, verso l’informale in tutte le sue declinazioni: Accardi, Vedova, Afro, Sanfilippo, Turcato, Mimmo Rotella e un vecchio maestro ancora interessato alla sperimentazione quale Enrico Prampolini.
Una terza sezione è dedicata invece ai “padri” storici, quali Kandinsky, Sonia Delaunay e una saletta incentrata esclusivamente su Balla, cercando di dare un saggio della mostra organizzata dal gruppo Origine nel 1951, che segnò la riscoperta del decano dei futuristi. Una grande sala accoglie un’opera di maestri stranieri con cui gli artisti di Origine trovarono delle affinità elettive: da Hans Hartung a Corneille, da Arp a Sebastian Matta, da Max Bill a Ben Nicholson.
Conclude l’itinerario espositivo una quarta sezione che mostra le strade individuali prese in seguito da alcuni protagonisti, documentate da un’opera eseguita tra gli anni ’60 e ’70 ciascuna di grande impatto visivo: Capogrossi, Colla, Dorazio, Burri, Ballocco e Perilli.
Prospettive e progetti. Il Lu.C.C.A. vuole aprire i propri spazi anche a mostre temporanee di fotografia, di scultura, ceramica, arti decorative e industriali. Ai piani superiori si svilupperà il vero percorso espositivo composto da otto sale, contenitori asettici pensati per accogliere qualsiasi opera o installazione di arte contemporanea. Nel seminterrato e’ stata realizzata una delle aree per mostre temporanee più suggestive del palazzo con affreschi cinquecenteschi riscoperti nel corso dei lavori di ristrutturazione. Il living museum, come lo chiamano i fondatori, è attrezzato anche con una nursery dove i genitori potranno lasciare i loro bambini durante la visita alle mostre. L’ingresso all’area espositiva costerà 7 euro mentre agli spazi ricreativi si potrà avere accesso gratuitamente.