Futurismo e aeropittura: Velocità e dinamismo dal Trentino alla Sicilia
February 19 – May 16, 2009
INAUGURAZIONE: giovedì 19 febbraio 2008 alle ore 18.00
Galleria Arte Centro, Milan
Curated by Flavio Lattuada
“Fu nel febbraio del 1910 che Boccioni, Russolo ed io ci incontrammo con Marinetti, che allora abitava in via Senato. Chi avrebbe mai potuto supporre che da quell’incontro sarebbero poi nate tante cose ? Nessuno di noi aveva la più lontana percezione di quello che sarebbe accaduto” . (Giacomo Balla)
Parigi, 20 febbraio 1909. Sul giornale Le Figarò Filippo Tommaso Martinetti pubblica il manifesto programmatico con il quale fonda il Futurismo. In occasione del centenario della nascita di questo movimento la galleria Arte Centro di Milano presenta la mostra FUTURISMO E AEROPITTURA. Velocità e dinamismo dal Trentino alla Sicilia. A poche settimane dalla conclusione dell’apprezzatissima rassegna su Giacomo Balla, la nuova mostra – aperta al pubblico con ingresso gratuito dal 19 febbraio al 16 maggio 2009 – si inserisce nell’ambito del vasto panorama celebrativo del Centenario, sottolineando il ruolo di Arte Centro che, con oltre quarant’anni di attività, è considerata un luogo di ricerca culturale da intellettuali, artisti, studiosi e amatori d’arte. Attraverso un’indagine della produzione pittorica che si è sviluppata nelle varie regioni d’Italia, FUTURISMO E AEROPITTURA intende documentare la portata dirompente e la rilevanza nazionale di questo formidabile movimento di avanguardia. Un’esposizione, dunque, dedicata alla forza propulsiva delle idee e delle suggestioni futuriste la cui influenza, irradiandosi in tutto in tutto il nostro Paese, ha segnato in modo indelebile il clima culturale e i linguaggi dell’arte – e non solo- del XX secolo. A rappresentare il Futurismo, declinato nelle diverse realtà regionali, confluiscono nella mostra oltre 200 importanti capolavori – tra olii, tecniche miste, pastelli e disegni – con la presenza di ben 48 autori. Una panoramica completa articolata lungo un arco temporale che si estende dai primi anni ’10 per arrivare alla fine degli anni ’30 del Novecento. Dalla esaltante stagione della sperimentazione, contrassegnata dal concetto di dinamismo e dal valore della modernità, si passa attraverso il culto della macchina e all’esigenza di ordine e rigore, per arrivare alla fase finale che vede la nascita e lo sviluppo dell’Aeropittura. Nella mostra questa espressione artistica, nata all’interno dello scenario futurista negli anni Venti, è ampiamente documentata da una carrellata completa di tutti gli aeropittori e da una quarantina di opere. Dipinti e disegni rivelano i contenuti e i linguaggi degli artisti che, influenzati dallo sviluppo dell’aviazione in Italia, interpretano l’entusiasmo per il volo, approfondiscono lo studio della prospettiva aerea e danno vita a raffigurazioni di vedute spaziali dinamiche e vorticose.
Oltre alla presenza di un nucleo di una ventina di autentici capolavori – che annovera fra l’altro opere come il Nudo simultaneo di Boccioni, il Canto patriottico di Balla, Squisito al selz Campari di Depero, il Paesaggio urbano con luci artificiali di Severini – la mostra ruota intorno ai molti artisti italiani che, avendo abbracciato le istanze innovatrici dell’epoca, hanno dato vita a una produzione pittorica destinata a identificare le diverse realtà locali e regionali. L’esposizione, come in un ideale itinerario artistico che attraversa tutto il Paese, conduce alla conoscenza, ad esempio, delle opere dei trentini Depero e Baldessari, a quelle del friulano Crali o del veneto Di Bosso, arrivando all’Emilia di Prampolini. Il percorso futurista prosegue in Umbria con Bruschetti e Dottori, passando per la Calabria di Boccioni, Benedetto e Marasco, per concludersi in Sicilia. Il catalogo della mostra contiene un saggio introduttivo di Massimo Donà, filosofo, scrittore e Professore Straordinario di Filosofia Teoretica Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che offre un’interessante interpretazione di questo movimento. La mostra è curata da Flavio Lattuada della galleria Arte Centro.