1909 – 2009: il Futurismo ha cento anni
Mostra Personale Antonio Fiore – Ufagrà
Inaugurazione: sabato 7 febbraio 2009 – ore 18.00
Durata: dal 7 al 24 febbraio 2009
Presso: Galleria Vittoria – Via Margutta, 103 – 00187 Roma
A cura di: Giorgio Di Genova
Orario galleria: 15,00/19,00 da lunedì a sabato. La mattina e la domenica su appuntamento.
L’artista, in arte Ufagrà, è nato a Segni l’1/8/1938, ha frequentato, nella seconda metà degli anni Settanta, lo studio di Sante Monachesi fino al 1984, aderendo e collaborando al Movimento Agrà. Successivamente aderirà, alla metà degli anni ‘80, alla Dichiarazione “Futurismo Oggi” redatta da Enzo Benedetto e firmata dai futuristi allora viventi.
La mostra, che intende onorare la celebrazione del Centenario del Futurismo, è curata da Giorgio Di Genova ed è corredata di un catalogo di 112 pagine contenente l’introduzione della gallerista Tiziana Todi, il saggio del curatore, più la conferenza il Futurismo, un’avanguardia totale, tenuta nel 2000 a Sofia, preceduti da una nota di aggiornamento, nonché l’antologia critica e testimonianze, le riproposizioni del Manifesto del Futurismo, del Manifesto tecnico della pittura futurista e dei 4 Manifesti Agrà oltre alcune illustrazioni a colori delle opere in mostra.
Nel testo il curatore ha ricostruito argomentatamente il tragitto artistico dell’artista dal 1978 ad oggi e nella nota “Ufagrà nel 100 d.F., ovvero il Futurismo è morto, viva il Futurismo” , Di Genova evidenzia la continuità del Futurismo scrivendo “… Il Movimento Futurista, è noto, è finito nel 1944 con la morte di Marinetti, anche se per gli studiosi oggi impegnati a celebrarlo espositivamente esso sarebbe durato fino al 1915,cioè fino al 6 d.F., negando (o rinnegando) tutti gli sviluppi posteriori realizzatisi, mentre il suo Pontifex Maximus era ancora in vita. Sarebbe come dire che il Cristianesimo è finito con la morte di Gesù e che non sono cristiani gli apostoli e tutte le confessioni successive, Cattolicesimo compreso.
Io sono tra coloro che ritengo conclusa la “storia” del Futurismo appunto nel 1944, ma da storico dell’arte contemporanea considero le vicende post-1944 dei futuristi sopravvissuti a Marinetti e dei seguaci come appartenenti all’era futurista, cosicché, se si è potuto parlare del Secondo Futurismo, niente vieta di considerare Terzo Futurismo ciò che si è prodotto o si va producendo da chi si serve, rinnovandolo, del lessico futurista.
Negare la realtà di una odierna persistenza del verbo futurista, incarnato da Ufagrà, sarebbe illogico…….egli sulle radici dei futuristi storici, dell’Aeropittura e del Movimento Agrà ha inteso celebrare creativamente i cento anni del Movimento con 2 nuove opere. Mi riferisco al trittico Velocità + Aeropittura + Cosmopittura ed alla pala 1909-2009: il Futurismo ha cento anni, due opere di concezione futurista sposata, specialmente la seconda, con la tradizione storica della pittura, almeno per quel che riguarda la struttura che con la “corona” e la predella si rifà al paliotto d’altare…”
UFFICIO STAMPA: Tiziana Todi, cell. 3404182078 tizianatodi@libero.it
Per informazioni: tel.0636001878 – fax 063242599 – www.galleriavittoria.com – tizianatodi@libero.it
via Antonio Fiore